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I MOBILI ANTICHI STORIA DEL MOBILE ANTICO TERMINOLOGIA GLOSSARIO ALZATA
La parte superiore di un mobile a due corpi ANTA Sportello di un mobile a battenti come l'armadio o la credenza. E'un elemento importante per caratterizzare i diversi stili in base alla tecnica della decorazione pittorica, a intarsio o a intaglio. A BAMBOCCI I mobili "a bambocci", generalmente di produzione genovese (secoli XVI e XVII), sono caraterizzati da figure umane scolpite nel legno a tutto tondo. BALAUSTRO Con questo termine si definisce una piccola colonna, bassa e circolare, che ha il profilo curvilineo e la base protuberante. A cavallo fra il Cinquecento e il Seicento furono in gran voga i sostegni a balaustro per tavoli, le sedie e i letti. BOISERIE Termine francese che indica un rivestimento da parete in legno lavorato, dipinto o laccato. E' frequente negli arredamenti antichi da salotto a partire dall'epoca Luigi XIV. BOMBE' Termine francese che definisce nei mobili antichi settecenteschi la linea convessa della facciata e spesso anche dei fianchi: in particolare, è frequente nei cassettoni e nei cantonali. Il bombè a doppia mossa è una convessità in senso orizzontale e verticale. BULBIFORME E' la particolare sagomatura della gamba di un mobile antico che ricorda la forma di un bulbo. Molto in voga nei Paesi Bassi e sotto il regno della regina Elisabetta, in Inghilterra, questi sostegni nei mobili antichi erano riccamente intagliati e scolpiti. CALATOIO Si
chiama così il piano ribaltabile di uno scrittoio che, una
volta
abbassatoe fissato con catenelle o sorretto da tiranti, serve per
scrivere.
CARIATIDE Ornamento a figura o busto femminile che ha la funzione di sostegno o di pura decorazione. CARTIGLIO Motivo ornamentale usato soprattutto nello stile Barocco. Riproduce un rotolo stilizzato di carta. E' detto anche "cartoccio" CHUTE Applicazione in metallo, generalmente bronzo cesellato e dorato, che protegge e decora gli spigoli dei mobili antichi Luigi XV. Negli esemplari più ricchi, le chutes giungono fino a terra, fondendosi con la rivestitura del piede detta sabot. CIABATTA Guaina in bronzo lavorato che avvolge i piedi dei mobili antichi Luigi XV. Il termine francese corrisponde a sabot. CIMASA Termine architettonico che indica, in origine, la cornice superiore e sporgente di una trabeazione : da qui, cimasa, è passata a indicare la parte cuspidale di una tavola dipinta oppure di un mobile o di una specchiera. COROMANDEL Lacca cinese nella quale il disegno è intagliato e rifinito con diversi colori o con oro. Particolarmente ricercati verso la fine del Seicento i paravento Coromandel EDICOLA Dal latino aedicula, indica in ebanisteria una nicchia ricavata nel mobile per costudirvi ninnoli e carte. FASCIA L'asse disposta a coltello immediatamente sotto la cornice di un mobile, sotto il piano di un tavolo, sotto il sedile di una sedia . in genere è decorata con degli intagli o altre simili decorazioni. FILETTATURA Particolare tecnica decorativa del Seicento che consiste nell'inserire una listella di legno o di un altro materiale sopra un fondo di colore contrastante. FORMELLA Elemento decorativo in ceramica, metallo, legno intagliato o dipinto di forma diversa e racchiuso dentro una cornice. FUSO Elemento di forma allungata, affusolato all'estremità, molto usato nei mobili europei e particolarmente nelle spalliere Windsor. GOMMALACCA La gommalacca è una fragile e scagliosa secrezione dell'insetto femmina della famiglia degli emitteri Kerria lacca, presente nelle foreste di Assam e Thailandia., ed è raccolto dalla corteccia degli alberi su cui lo deposita per ottenere una salda presa sull'albero. Una volta purificata, la sostanza prende la forma di scaglie di colore giallo/bruno. È usata con il metodo tradizionale per rifinire violini, chitarre e nella lucidatura dei mobili antichi. GREMBIALE Elemento sagomato che unisce sotto i cassetti i sostegni di un mobile antico (cassettone o comò). E' detto anche mantovana. GROTTESCA festoni Motivo ornamentale tipico del tardo Rinascimento tedesco, magistralmente esemplicato nell'opera di Benvenuto Cellini e adattato in seguito alla plastica minore e all'arredamento, soprattutto come decorazione di pannelli nei mobili antichi e nelle porte. Consiste in un elaborato intreccio di teste di ariete, maschere,, foglie d'acanto. IMPIALLACCIATURA Deriva da impiallacciare, o impiallicciare, e definisce una speciale tecnica di lavorazione del legno che consiste nell'applicare a un fusto di legno comune un sottile stato di legno più pregiato e spesso esotico. Fu molto in voga nel Settecento, epoca in cui vennero importati ingenti quantitativi di legni esotici. INCANNUCCIARE Superficie di mobili (sedili o schienali di sedie , poltrone, divani) in canna d'India intrecciata. Introdotto in Inghilterra nella seconda metà del Settecento (periodo William and Mary), l'incannucciato fa la sua comparsa nei sedili e nei pannelli delle spalliere, racchiuse da montanti a tortiglione o da intagli di fogliame. Si diffonde rapidamente in Olanda e in Germania , e più tardi in Francia dove segna il passaggio alle forme caratteristiche della Reggenza. INCASTRO Tecnica di ebanisteria che consiste nell'unire fra di loro due pezzi di legno le cui estremità sono state tagliate in modo da inserirsi perfettamente le une nelle altre. INCROSTAZIONE Termine usato originariamente in oreficieria per indicare la tecnica con cui venivano rivestiti di smalto oggetti di metallo prezioso; successivamente si estende a un tipo di decorazione dei mobili basato su applicazioni di madreperla e pietre dure. INTAGLIO medievali , dove non aveva soltanto una funzione decorativa ma faceva parte della struttura del Tipo di decorazione ottenuto intagliando un determinato materiale, soprattutto legno. Può essere in rilievo o in incavo. Ricorreva di frequente nei mobili antichimobile. Il Rinascimento, il Barocco, il Rococò continueranno ad adoperare l'intaglio accanto a nuove tecniche decorative. INTARSIO Tecnica decorativa del legno che consiste nell'inserire in una superficie unita legni di qualità e colore diversi, disposti in modo da formare un determinato disegno. Si diffonde in Italia sin dall'inizio del Cinquecento e conosce il suo periodo d'oro in Francia con l'ebanista Boulle, autore di elaborati mobili antichi in ebano e tartaruga. Gli ebanisti italiani distintisi in questa tecnica sono il Piffetti e il Maggiolini, celebre per i suoi intarsi a motivi prevalentemente floreali. LACCA Il segreto della lacca, il cui primato spetta all'Oriente (Cina Giappone), fu scoperto da alcuni padri Gesuiti. Dopo il 1650 la tecnica della laccatura dei mobili diventa di pubblico dominio. Il legno usato è quasi sempre il cirmolo (più raramente il noce). Le parti da decorare vengono rivestite con tela incollata sul legno. Una prima mano di colla serve a chiuderne le porosità, successive mani di gesso e colla rendono il corpo del mobile liscio e compatto. Una mano di tempera colorata serve da fondoalla decorazione. Sulle dorature e sulle decorazioni si passano diverse mani di sandracca, colla resinosa trasparente color paglierino che era il complemento della laccatura. LESENA Elemento architettonico decorativo a forma di mezzo pilastro o mezza colonna, scannellata o liscia, che sporge dalla superficie del mobile antico. La lesena è costituita da una base, un fusto e un capitello. MANTOVANA Elemento decorativo variamente sagomato, spesso a forma di frangia, che si colloca sotto il bordo superiore di un mobile antico. MARQUE'TERIE Termine francese che indica un particolare genere di impiallacciatura. La tecnica consiste nell'incollare sopra una superficie pezzetti di legno diversi, combinati insieme secondo un determinato disegno geometrico o floreale. In seguito si aggiunsero applicazioni di bronzi cesellati e dorati all'attacco delle gambe e all'estremità dei piedi. Gli Olandesi furono espertissimi in questa tecnica. La marquèterie trionfa nei periodi di Reggenza e Luigi XV. MODANATURA Elemento decorativo architettonico che consiste in una fascia sporgente variamente sagomata. E' frequente nei mobili antichi del Cinquecento e del Seicento. PASTIGLIA Decorazione italiana propria del Rinascimento per sostenere la doratura dei mobili. Si applicava un tessuto molto sottile sulla superficie e vi si passavano diverse mani di gesso e colla che si indurivano in una pasta densa; poi vi si dipingeva sopra con motivi decorativi che di solito erano in bassorilievo. PUTTO Scultura o pittura rappresentante un bambino, amorino o angioletto. RABESCO Indica un disegno ornamentale a motivi geometrici o vegetali stilizzati che s'intrecciano in complicate raffigurazioni. RINCEAU Pannello rettangolare molto usato nell'arte decorativa del Rinascimento: al centro era di solito un vaso, un candeliere, una testa d'angelo da cui si dipartivano motivi floreali intagliati. TORNITURA Modellatura di un pezzo di legno al tornio, secondo forme diverse (a rocchetto, a spirale, a fuso, a bulbo, a colonna, ecc.) VOLUTA Motivo ornamentale a forma di spirale, tipico dello stile Luigi XIV e Luigi XV. |
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